Confidustria Moda, segnali di ripresa economica per il terzo trimestre del 2021
La previsione arriva da Confindustria Moda, che ha presentato oggi i risultati del 2020 e del primo semestre dell’anno, con un campione di oltre 300 aziende dell’intero territorio italiano.
Secondo i dati diffusi in conferenza stampa, a causa della situazione causata dalla pandemia di coronavirus, il fatturato è calato bruscamente alla fine dello scorso anno, ma è migliorato rispetto alle stime diffuse a novembre.
Nel dettaglio, il fatturato di queste aziende ha raggiunto nel 2020 i 72,5 miliardi di euro, in calo del -26% rispetto al 2019 (a novembre il centro ricerche aveva previsto che il tasso di contrazione annua sarebbe stato del 29,7%, contro il 32,5% di luglio).
Anche nel 2021, sebbene questo trend stia lentamente migliorando, è ancora in calo. Ciò è dovuto anche alla parziale ripresa delle vendite all’estero. Si prevede che la ripresa vera e propria inizierà nel terzo trimestre del 2021 e accelererà in modo significativo nel quarto trimestre. Ovviamente, nell’ipotesi di un’ulteriore diffusione del piano vaccinale, tornerà gradualmente al livello di attività prima del Covid entro il 2022.
Confartigianato moda: accordo Made in Italy
Il Made in Italy si rafforza per consolidare i mercati esteri. La Moda Italiana e la Camera Nazionale dell’Abbigliamento hanno infatti siglato un protocollo d’intesa volto a stabilire una partnership strategica per ampliare il raggio di azione nel campo della moda, accrescerne l’influenza, e anche accrescere la rappresentatività del settore in termini istituzionali. posti a sedere.
Ci sono 55.000 piccole aziende di moda con 309.000 dipendenti (equivalenti a due terzi dell’occupazione nel settore). Tra questi, 36.000 sono artigiani e 157.000 lavoratori sono impiegati.
Questo accordo triennale prevede un impegno bilaterale per promuovere l’internazionalizzazione delle aziende di moda attraverso la realizzazione di progetti di promozione internazionale, promuovendo e sostenendo così l’eccellenza a 360 gradi del Made in Italy.
La moda è un settore strategico in Italia e unico al mondo. Piccole aziende artigiane e grandi marchi formano un tessuto unico e insolubile, unico nel suo binomio creatività ed efficienza, flessibilità e scalabilità, qualità e sostenibilità. Dobbiamo essere orgogliosi di questo e mantenerlo in varie regioni e grandi marchi per promuovere un sistema che impiega oltre 1,2 milioni di persone tra produzione e commercio, come ha sottolineato il Presidente della Camera della Moda Italiana, Carlo Capasa.